https://www.profinf.net/pro3/index.php/IN/issue/feed PROFESSIONI INFERMIERISTICHE 2023-10-20T11:11:53-06:00 Editor in Chief - info@profinf.net Open Journal Systems <p>Professioni Infermieristiche è la rivista ufficiale peer-reviewed di CNAI . È una rivista internazionale e pubblica articoli scientifici in Italiano e inglese originali di alta qualità di interesse per tutte le aree delle discipline infermieristiche e dello sviluppo della pratica.</p> <p>La rivista ISSN è 0033-0205. E-ISSN 2532-1579 (online)</p> <p><strong>Frequenza di pubblicazione</strong></p> <p><strong>Frequenza</strong>: trimestrale (4 numeri all'anno)</p> <p><strong>Natura</strong>: servizi di stampa e in linea.</p> https://www.profinf.net/pro3/index.php/IN/article/view/1111 La carta del cambiamento della professione infermieristica 2023-10-16T00:49:16-06:00 Walter De Caro w.decaro@gmail.com <p>Il Consiglio Internazionale degli Infermieri (ICN) e le 136 Associazioni Nazionali infermieristiche (NNAs), tra cui la Consociazione Nazionale delle Associazioni Infermiere/i (CNAI) (unica componente italiana dal 1949), in rappresentanza dei 28 milioni di infermieri nel mondo, chiedono ai Governi, ai rappresentanti della società civile, alle organizzazioni internazionali e nazionali, agli erogatori di assistenza sanitaria e ai professionisti della salute, di agire edi essere responsabili nella creazione e nel sostegno di sistemi sanitari sicuri, sostenibili e accessibili.Lo affermiamo con coraggio perché è un requisito fondamentale per il rispetto dei diritti umani. Il Comitato per i diritti economici, sociali e culturali ha affermato che "la salute è un diritto umano fondamentale indispensabile per l'esercizio degli altri diritti umani. Ogni essere umano ha diritto al godimento del più alto livello di salute raggiungibile che consenta di vivere una vita dignitosa". (Ufficio dell'Alto Commissario per i diritti umani, 2000).Il mondo non può permettersi di ripetere disastri della portata del COVID-19, siano essi provocati o meno dalla prossima pandemia, da un conflitto globale o da qualsiasi altro disastro. Tornare alla “normalità” non è sufficiente.Abbiamo illustrato gli effetti devastanti della pandemia nel nostro recente rapporto, Recover to Rebuild: Investing in the Nursing Workforce for Health System Effectiveness (Buchan &amp; Catton, 2023), che dovrebbe essere letto insieme al presente rapporto. Il rapporto descrive il tributo che la COVID-19 ha avuto sugli infermieri di tutto il mondo, compresi gli studi che dimostrano che l'ansia, lo stress, la depressione, il burnout, il disagio psicologico e il disturbo da stress post-traumatico stanno colpendo duramente gli infermieri in alcuni contesti. Il rapporto afferma che la carenza di personale infermieristico a livello mondiale è un'emergenza sanitaria globale e che, a meno che il personale infermieristico non riceva le risorse necessarie per riprendersi, le nazioni non saranno in grado di ricostruire i propri servizi sanitari o di soddisfare le crescenti esigenze della popolazione. Il rimedio alla situazione attuale è che i governi prendano provvedimenti urgenti e pianifichino in modo più efficace il futuro.Nell'ambito della campagna “Le nostre Infermiere, I nostri Infermieri, il Nostro futuro” (Our Nurses. Our Future), l'ICN guarda al futuro dell'assistenza infermieristica e sanitaria e presenta questa Carta per il Cambiamento come soluzione fattibile alla crisi globale del personale infermieristico.</p> 2023-10-20T00:00:00-06:00 Copyright (c) 2023 cnai https://www.profinf.net/pro3/index.php/IN/article/view/1112 Esplorazione delle Fundamental of Care in diversi contesti di cura: uno studio qualitativo 2023-10-16T01:01:16-06:00 Corina Elena Luca corinaelena.luca@eoc.ch Marta Aramini marta.aramini@eoc.ch Andrea Puliatti andrea.puliatti@eoc.ch Agata Ferrari agata.ferrari@eoc.ch Eveline Cheda eveline.cheda@eoc.ch Loris Bonetti loris.bonetti@supsi.ch Cinzia Gradellini cinzia.gradellini@supsi.ch Cesarina Prandi cesarina.prandi@supsi.ch Monica Bianchi monica.bianchi@supsi.ch <p class="p2"><strong>I</strong><span class="s2"><strong>NTRODUZIONE</strong></span>: La natura della relazione all'interno dell'incontro di cura tra infermiere e paziente, l’integrazione dei bisogni dei pazienti nel piano di cura e la creazione di condizioni favorevoli al raggiungimento dei risultati costituiscono le Fundamental of Care (FoC), quadro concettuale che si è sviluppato in modo crescente negli ultimi 10 anni in infermieristica. Esse risultano essere essenziali e trasversali in tutti i contesti culturali, tuttavia se non sono incorporate nei modelli di pratica professionale, si incrementa la probabilità di trascurarle.<span class="Apple-converted-space">&nbsp;</span></p> <p class="p2"><strong>O</strong><span class="s2"><strong>BIETTIVO</strong></span>: Esplorare la presenza delle Fundamental of Care in diversi contesti di cura e comprendere la necessità di successivi interventi.<span class="Apple-converted-space">&nbsp;</span></p> <p class="p2"><strong>M</strong><span class="s2"><strong>ETODI</strong></span>: È stato condotto uno studio di ricerca qualitativa generica, utilizzando un campionamento propositivo intenzionale. Per la raccolta dei dati sono state utilizzate interviste semi-strutturate, seguite da un'analisi tematica delle trascrizioni verbatim. Tutti i partecipanti hanno firmato un consenso informato scritto.<span class="Apple-converted-space">&nbsp;</span></p> <p class="p2"><strong>R</strong><span class="s2"><strong>ISULTATI</strong></span>: Sono state condotte 15 interviste a infermieri che lavorano presso strutture ospedaliere, riabilitative e case per anziani. Dall'analisi tematica sono emersi 18 temi raggruppati in 5 macrotemi: visione infermieristica, presenza FoC, caratteristiche delle FoC, elementi facilitanti e ostacolanti e impatto delle FoC. Le FoC risultano presenti nei diversi contesti di cura e vengono identificate in qualunque attività infermieristica, sia pratica che relazionale, e nella centralità del paziente e dei familiari rispetto alle cure, in cui la relazione emerge come elemento determinante per il raggiungimento del benessere della persona. Emerge il ruolo fondamentale dell’infermiere nelle FoC e nel team interprofessionale, considerata la sua visione completa dei bisogni del paziente. Elementi quali le risorse, la collaborazione interprofessionale, il modello organizzativo, il contesto e il momento storico possono facilitare od ostacolare l’erogazione delle FoC.<span class="Apple-converted-space">&nbsp;</span></p> <p class="p2"><strong>C</strong><span class="s2"><strong>ONCLUSIONE</strong></span>: Il presente studio ha permesso di rilevare la presenza delle FoC nei diversi contesti di cura, di riconoscerne l’importanza e l’impatto sulla qualità delle cure e sulla soddisfazione professionale degli infermieri. Si delinea la necessità di sensibilizzazione e di integrazione del concetto di FoC nei percorsi formativi e nella pratica clinica mediante ulteriori studi che dimostrino il beneficio sui risultati dei pazienti ed organizzativi. Il supporto del management è di fondamentale importanza in questo percorso e potrebbe favorire la soddisfazione professionale infermieristica, con un riverbero positivo sul mantenimento degli infermieri nella professione.<span class="Apple-converted-space">&nbsp;</span></p> <p class="p2"><strong>P</strong><span class="s2"><strong>AROLE CHIAVE</strong></span><strong>: </strong>Fundamental of Care, assistenza infermieristica, contesto acuto, contesto di lungodegenza<span class="Apple-converted-space">&nbsp;</span></p> 2023-10-20T00:00:00-06:00 Copyright (c) 2023 CNAI https://www.profinf.net/pro3/index.php/IN/article/view/1113 Strumenti di leadership per la produzione di un libro di infermieristica nell’ambito delle scienze della salute 2023-10-16T01:23:52-06:00 Nikita Valentina Ugenti yari.longobucco@unifi.it Nikita Valentina Ugenti yari.longobucco@unifi.it Sandra Scalorbi sandra.scalorbi@unipr.it Yari Longobucco yari.longobucco@unifi.it Andrea Trentin yari.longobucco@unifi.it <p class="p2">Scrivere un libro di infermieristica preventiva, di famiglia, e di comunità, significa promuovere lo sviluppo e l’innovazione della professione infermieristica, nonché di estendere e integrare il focus dell’assistenza sul territorio, al fine di rispondere in maniera efficace e appropriata alla complessità degli odierni bisogni delle persone. È fondamentale restituire ai lettori una panoramica dei modelli teorici, delle metodologie educative e dell’assistenza a domicilio e negli altri ambiti extra-ospedalieri, setting di cure che in era pandemica/post-pandemica hanno acquisito un’enorme rilevanza. Un’opera di questo tipo è il frutto di un lavoro corale, condotto in cooperazione tra editore, autori e collaboratori dei vari paragrafi all’interno del quale esercitare, a più livelli e con diverse modalità, la leadership, intesa come competenza e metodo di lavoro. Il concetto di leadership storicamente è stato ampiamente studiato e analizzato dai ricercatori; da tali aspetti nasce la grande variabilità di accezioni ad esso attribuite.<span class="Apple-converted-space">&nbsp;</span></p> <p class="p2">Questa è stata definita come l’uso di un’influenza non coercitiva per condurre, guidare le attività dei membri di un gruppo verso il raggiungimento di obiettivi prestabiliti, sulla base di un’adesione volontaria ad un progetto collettivo. L’obiettivo del presente lavoro, attraverso un metodo diretto a descrivere i momenti e i fattori che hanno contribuito alla realizzazione del suddetto volume e, parallelamente, diretto a rappresentare come la leadership si è concretizzata da parte dei diversi attori coinvolti, è di descrivere i livelli, gli stili, i modelli e gli strumenti in cui la leadership è stata applicata lungo il progetto di scrittura e pubblicazione del suddetto libro.<span class="Apple-converted-space">&nbsp;</span></p> <p class="p2"><strong>P</strong><span class="s2"><strong>AROLE </strong></span><strong>C</strong><span class="s2"><strong>HIAVE</strong></span>: Leadership, Libri, Infermieristica, Aspetti legali<span class="Apple-converted-space">&nbsp;</span></p> 2023-10-20T00:00:00-06:00 Copyright (c) 2023 CNAI https://www.profinf.net/pro3/index.php/IN/article/view/1114 Misurazione dello stress nella formazione infermieristica: validazione della Versione italiana della Higher Education Stress Inventory (HESI) in un campione di studenti del Corso di Laurea in Infermieristica 2023-10-16T01:52:46-06:00 Paolo Ferrara paolo.ferrara@asstsantipaolocarlo.it Alessandro Delli Poggi alessandro.dellipoggi@uniroma1.it Federico Ruta federico.ruta@aslbat.it Fabio Porru fabio.porru@erasmunc.nl Anne Destrebecq anne.destrebecq@unimi.it Stefano Terzoni stefano.terzoni@unimi.it <p class="p2"><strong>I</strong><span class="s2"><strong>NTRODUZIONE</strong></span>: In letteratura internazionale sono riportati diversi fattori di stress tra gli studenti universitari. La Higher Education Stress Inventory (HESI), creata per valutare diverse dimensioni dello stress e i fattori stressogeni legati all’ambito accademico in vari contesti educativi, ha mostrato buone doti di validità ed affidabilità. Ad oggi gli approfondimenti sugli studenti di infermieristica nel panorama italiano sono limitati e non è ancora disponibile una versione italiana dello strumento.<span class="Apple-converted-space">&nbsp;</span></p> <p class="p2"><strong>O</strong><span class="s2"><strong>BIETTIVO</strong></span>: Valutare le proprietà psicometriche della versione italiana della HESI (HESI-ita).<span class="Apple-converted-space">&nbsp;</span></p> <p class="p2"><strong>M</strong><span class="s2"><strong>ETODI</strong></span>: Studio multicentrico con somministrazione della HESI-ita agli studenti di tre sedi italiane del Corso di Laurea in Infermieristica. Il CVI-S è stato calcolato per valutare la validità di contenuto della HESI-ita. La validità di costrutto è stata indagata attraverso l’analisi fattoriale esplorativa. Il coefficiente alfa () di Cronbach è stato utilizzato per esaminare la consistenza interna di ogni fattore della scala, il coefficiente rho di Spearman per testarne la stabilità.<span class="Apple-converted-space">&nbsp;</span></p> <p class="p2"><strong>R</strong><span class="s2"><strong>ISULTATI</strong></span>: Sono stati arruolati 538 studenti. L’analisi ha evidenziato una struttura a otto fattori con di Cronbach sempre ≥0.69. Il CVI-S è risultato pari a 0.98; 131 studenti hanno compilato nuovamente la scala dopo 7 giorni (rho=0.96, p=0.001). Il modello fattoriale ha spiegato il 51.29% della varianza complessiva.<span class="Apple-converted-space">&nbsp;</span></p> <p class="p2"><strong>C</strong><span class="s2"><strong>ONCLUSIONI</strong></span>: La HESI-ita è uno strumento valido ed affidabile per lo studio dello stress esperito dallo studente del Corso di Laurea in Infermieristica durante il suo percorso accademico. La conoscenza dei fattori che maggiormente concorrono all’insorgenza di alti livelli di stress potrà permettere al sistema universitario il miglioramento dell’attività di supporto per i loro studenti.<span class="Apple-converted-space">&nbsp;</span></p> <p class="p2"><strong>P</strong><span class="s2"><strong>AROLE CHIAVE</strong></span>: Stress, Infermieri, Studenti, Scala, Italia.<span class="Apple-converted-space">&nbsp;</span></p> 2023-10-20T00:00:00-06:00 Copyright (c) 2023 cnai https://www.profinf.net/pro3/index.php/IN/article/view/1116 Esperienza dell’infermiere con i famigliari curanti: un’analisi qualitativa 2023-10-16T02:33:00-06:00 Lisa Della Marianna lisa.dellamarianna@csvp.ch Arianna Borra arianna.borra@gmail.com Elisabetta Vaghi elisabetta.vaghi@eoc.ch Gianmaria Bertoli gianmaria.bertoli@eoc.ch Monica Bianchi monica.bianchi@supsi.ch Loris Bonetti loris.bonetti@supsi.ch Cesarina Prandi cesarina.prandi@supsi.ch Cinzia Gradellini cinzia.gradellini@supsi.ch <p class="p2"><strong>INTRODUZIONE</strong>: Il famigliare curante è un caregiver informale che eroga assistenza non retribuita. La comorbidità di malattie spesso croniche, associate all’invecchiamento della popolazione, la riduzione delle degenze e le difficoltà sulla garanzia di continuità assistenziale costituiscono una sfida per il sistema sanitario che trova nei famigliari curanti una risorsa fondamentale. La complessità del ruolo del famigliare curante, tuttavia, richiede un’attenzione e una presa in carico specifiche da parte dei professionisti sanitari, al fine di supportare e tutelare questa importante risorsa.<span class="Apple-converted-space">&nbsp;</span></p> <p class="p2"><strong>OBIETTIVO</strong>: Approfondire la conoscenza e l’esperienza di un gruppo di infermieri in relazione al famigliare curante, considerandone: consapevolezza, prevenzione e monitoraggio dei problemi di salute.<span class="Apple-converted-space">&nbsp;</span></p> <p class="p2"><strong>METODO</strong>: Indagine qualitativa generica, condotta su un campione di convenienza, tramite un auto-intervista semi-strutturata. È stata poi svolta un’analisi tematica sulle diciotto auto-interviste.<span class="Apple-converted-space">&nbsp;</span></p> <p class="p2"><strong>RISULTATI</strong>: Dalle interviste emergono dodici tematiche, organizzate in tre macro-aree: consapevolezza, salute e interventi sul famigliare curante. Gli infermieri risultano consapevoli della figura, della complessità del ruolo e della sua importanza come risorsa nei contesti di cura. Vengono riconosciuti i problemi di salute a cui il caregiver può andare incontro e i relativi fattori di rischio. Emergono, inoltre, strategie di presa in carico interprofessionale, con interventi rivolti alla promozione della salute e alla formazione.<span class="Apple-converted-space">&nbsp;</span></p> <p class="p2"><strong>CONCLUSIONI</strong>: La presa in carico del famigliare curante risulta complessa per la fragilità legata al ruolo specifico e richiede competenze infermieristiche avanzate che si basano sulla consapevolezza del ruolo, sul lavoro in team interprofessionale e sulla formazione specifica.<span class="Apple-converted-space">&nbsp;</span></p> <p class="p2"><strong>PAROLE CHIAVE: </strong>Famigliare Curante, Pratica Infermieristica Avanzata, Assistenza.<span class="Apple-converted-space">&nbsp;</span></p> 2023-10-20T00:00:00-06:00 Copyright (c) 2023 cnai https://www.profinf.net/pro3/index.php/IN/article/view/1117 Le conoscenze e l’applicazione della Legge sul consenso informato e le disposizioni anticipate di trattamento: uno studio con metodo misto sugli studenti di infermieristica e gli infermieri 2023-10-16T02:45:49-06:00 Daniela Berardinelli daniela.berardinelli@unito.it <p class="p2"><span class="s2"><strong>INTRODUZIONE</strong></span>: L’Italia ha approvato nel dicembre 2017 la Legge n. 219 “Norme in materia di consenso informato e di disposizioni anticipate di trattamento” (DAT), ponendo al centro del percorso di cura la volontà del paziente.<span class="Apple-converted-space">&nbsp;</span></p> <p class="p2"><strong>O</strong><span class="s2"><strong>BIETTIVO</strong></span>. Questo studio ha come obiettivi di esplorare le conoscenze degli studenti sulla legge 219, di descrivere l’applicazione dei contenuti principali della legge, quali consenso informato, DAT e PCC, nei contesti clinici da parte degli infermieri e di confrontare le visioni dei discenti con quelle dei professionisti.<span class="Apple-converted-space">&nbsp;</span></p> <p class="p2"><strong>M</strong><span class="s2"><strong>ETODI</strong></span>. È stato condotto uno studio con metodo misto con disegno di triangolazione convergente che ha coinvolto un campione di studenti di un Corso di Laurea in Infermieristica e uno di infermieri di area critica.<span class="Apple-converted-space">&nbsp;</span></p> <p class="p2"><strong>R</strong><span class="s2"><strong>ISULTATI</strong></span>. Dall’analisi del focus group sono stati identificati 4 temi principali: il tempo della cura, l’importanza della capacità comunicativa, il bisogno di informazione e la responsabilità professionale e deontologica. Secondo il 73% degli infermieri l’acquisizione del consenso informato non è attualmente adeguata alle condizioni del paziente e la pianificazione condivisa delle cure (PCC) viene applicata regolarmente nel proprio contesto di cura nel 60% dei casi. Le principali difficoltà nella comunicazione al paziente riguardano: la mancanza di tempo (73%), il non sapere esattamente cosa poter comunicare (30%), il non sentirsi tutelato (17%).<span class="Apple-converted-space">&nbsp;</span></p> <p class="p2"><strong>C</strong><span class="s2"><strong>ONCLUSIONI</strong></span>. Questo studio suggerisce di concentrarsi maggiormente sulla formazione, sia in ambito accademico che professionale, per implementare la conoscenza e la discussione del consenso informato e della PCC con il paziente e i suoi familiari.<span class="Apple-converted-space">&nbsp;</span></p> <p class="p2"><strong>P</strong><span class="s2"><strong>AROLE CHIAVE</strong></span>: pianificazione anticipata di trattamento, direttive anticipata, consenso informato<span class="Apple-converted-space">&nbsp;</span></p> 2023-10-20T00:00:00-06:00 Copyright (c) 2023 CNAI https://www.profinf.net/pro3/index.php/IN/article/view/1118 Didattica a distanza e stato psicologico degli studenti infermieri 2023-10-16T02:59:51-06:00 Gianluca Casaroli casaroli.gianluca@gmail.com Stefano Finotto sfinotto@unimore.it <p class="p1">&nbsp;</p> <p class="p2"><span class="s2"><strong>I</strong></span><span class="s3"><strong>NTRODUZIONE</strong></span>: La sindrome respiratoria acuta grave Coronavirus-2 (SARS-CoV-2) e’ il nome dato al coronavirus comparso in Cina, probabilmente nella citta’ di Wuhan, e rintracciato nell’uomo nel dicembre 2019. La pandemia causata da questo nuovo virus ha portato ad uno stravolgimento della vita delle persone in tutti gli ambiti: dalla scuola, alle attivita’ sportive, alle attivita’ lavorative, all’istruzione e all’assistenza sanitaria.<span class="Apple-converted-space"> &nbsp;</span>L’istruzione è stata colpita in ogni forma e grado ed è stata costretta a mutare la tradizionale didattica in presenza a favore di quella a distanza.<span class="Apple-converted-space">&nbsp;</span></p> <p class="p2"><strong>O</strong><span class="s4"><strong>BIETTIVO</strong></span>: Scopo dello studio è descrivere, attraverso la percezione degli studenti infermieri italiani, l’efficacia della didattica a distanza e l’impatto di essa sullo stato psicofisico dello studente durante il periodo di lockdown della prima ondata covid-19.<span class="Apple-converted-space">&nbsp;</span></p> <p class="p2"><strong>D</strong><span class="s4"><strong>ISEGNO DI STUDIO</strong></span>: studio descrittivo analitico trasversale<span class="Apple-converted-space">&nbsp;</span></p> <p class="p2"><strong>M</strong><span class="s4"><strong>ETODI</strong></span>: Il campionamento è stato per convenienza. Esso è composto da 375 studenti iscritti al Corso di Laurea in Infermieristica nell’anno accademico 2020-2021. Hanno aderito allo studio 239 studenti (64%). Lo strumento utilizzato per la raccolta dati è un questionario in formato elettronico.<span class="Apple-converted-space">&nbsp;</span></p> <p class="p2"><strong>R</strong><span class="s4"><strong>ISULTATI</strong></span>: Gli studenti utilizzano maggiormente dispositivi mobili e la maggior parte di loro trova di adeguata qualità l’audio in ingresso, il video in ingresso e la rete internet a disposizione. Gli ostacoli vissuti principalmente dagli studenti sono: la mancanza di relazione con i compagni di corso (32%), la mancanza della relazione con il docente (27%) e la mancanza di assistenza tecnica in caso di problemi con le piattaforme utilizzate (19%). Emerge che la didattica a distanza fornisce meno motivazione rispetto alla modalità in presenza. Il 74% degli studenti che ha risposto al questionario crede che l’apprendimento online non abbia la stessa efficacia di quello in presenza. Il 38% degli studenti ha ottenuto un punteggio di ansia media al GAD-7 e il 38% un punteggio di ansia minima e in generale le emozioni negative sono state vissute dalla minoranza degli studenti.<span class="Apple-converted-space">&nbsp;</span></p> <p class="p2"><strong>C</strong><span class="s4"><strong>ONCLUSIONI</strong></span>: la qualità dei dispositivi e della rete, la comunicazione con docenti e compagni durante la didattica a distanza è stata valutata in modo sufficiente. La qualità dell’apprendimento non ha riscontrato criticità troppo evidenti e la didattica a distanza non ha portato all’insorgenza di condizioni di ansia grave e severa. Si può affermare quindi che la didattica a distanza non ha impattato in modo negativo sullo stato psicologico e sull’apprendimento degli studenti infermieri e che potrebbe rappresentare una valida integrazione alla didattica in presenza.<span class="Apple-converted-space">&nbsp;</span></p> <p class="p3"><span class="s5"><strong>P</strong></span><span class="s4"><strong>AROLE </strong></span><span class="s5"><strong>C</strong></span><span class="s4"><strong>HIAVE</strong></span><span class="s6"><strong>: </strong></span>Sars-CoV2, studenti infermieri, Online Learning, Stress, emozioni, conoscenza<span class="Apple-converted-space">&nbsp;</span></p> 2023-10-20T00:00:00-06:00 Copyright (c) 2023 CNAI https://www.profinf.net/pro3/index.php/IN/article/view/1119 L’impatto della prima e seconda ondata di covid-19 sul personale sanitario coinvolto – una survey nazionale 2023-10-16T03:11:17-06:00 Lucia Filomeno lucia.filomeno@uniroma1.it Sofia Di Mario sofia.dimario@uniroma1.it Elena Toma elena.toma@uniroma1.it Andrea Minciullo andrea.minciullo@uniroma1.it <p class="p2"><strong>B</strong><span class="s2"><strong>ACKGROUND</strong></span><strong>. </strong>The COVID-19 pandemic in Italy had a major impact on the mental health of<span class="Apple-converted-space">&nbsp;</span>healthcare personnel. This study wanted to investigate, through the administration of the same questionnaire in both waves (April-May and November-December 2020), different aspects regarding the association between psychological well-being and working conditions of the healthcare personnel directly involved.<span class="Apple-converted-space">&nbsp;</span></p> <p class="p2"><strong>M</strong><span class="s2"><strong>ETHODS</strong></span>. Self-administered questionnaires were distributed online to healthcare professionals directly involved in COVID-19 services (N = 398) on the entire national territory from April 29th to December 17th, 2020. The questionnaire measured psychological distress, working conditions, demographic variables, use of PPE, working hours, lifestyle and infection risk perception among Italian healthcare workers.<span class="Apple-converted-space">&nbsp;</span></p> <p class="p2"><strong>R</strong><span class="s2"><strong>ESULTS</strong></span>. Nurses were the most vulnerable during the first and second waves of COVID-19. Stress and fear of being infected and infectiousness were the main problems that emerged from the analysis, associated with increased inadequacy and insufficient staff to manage the workload (β = 0.28; p = 0.000), as well as increased fear of putting their health at risk (β = 0.24; p = 0.023) and negative influence on one's lifestyle (β = 0.31; p = 0.001).<span class="Apple-converted-space">&nbsp;</span></p> <p class="p2"><strong>C</strong><span class="s2"><strong>ONCLUSION</strong></span>. Monitoring and preserving the mental and psychological health of healthcare workers is necessary for optimal care and personal well-being. The development of support services from the organizations can help the staff involved in facing and coping with their difficulties.<span class="Apple-converted-space">&nbsp;</span></p> <p class="p2"><strong>K</strong><span class="s2"><strong>EYWORDS</strong></span>: COVID-19; Pandemic; Healthcare workers; Psychological distress; Survey.<span class="Apple-converted-space">&nbsp;</span></p> 2023-10-20T00:00:00-06:00 Copyright (c) 2023 CNAI