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Abstract

Cari Associati e lettori di Professioni infermieristiche, siamo alla fine di un anno che ha visto tanti fra noi impegnati su diversi fronti professionali ed è tempo di qualche bilancio. Per CNAI e la sua presenza in seno a ICN è stato un anno di cambiamenti: abbiamo assistito al rinnovo delle cariche del Consiglio internazionale degli infermieri con l'elezione della collega irlandese Annette Kennedy e la numerosa partecipazione di infermieri italiani al Congresso di Barcellona; abbiamo cercato di sostenere il rinnovamento all'interno della nostra Rivista; abbiamo proseguito tenacemente le nostre attivití  a livello locale e nazionale dopo i burrascosi cambiamenti avvenuti nella regione Puglia; abbiamo espresso il nostro contributo sul dibattito aperto per la revisione del Codice deontologico; abbiamo diffuso un Manifesto CNAI con gli obiettivi per noi importanti da perseguire nei prossimi anni da parte degli enti che tutelano la nostra professione (Collegi provinciali IPASVI e Federazione nazionale); abbiamo avuto il nostro Convegno annuale a Ravenna e fissato le date e la sede del prossimo Congresso, anticipando leggermente la chiusura del mandato quadriennale che mi vede come Presidente uscente; abbiamo anche cercato di toccare argomenti di utilití  per tutta la professione sia negli Editoriali che negli articoli proposti in Professioni infermieristiche. Guardandoci indietro la sintesi è: davvero tanto lavoro! È quindi opportuno un caloroso GRAZIE a tutti gli associati che hanno contribuito in modi differenti al raggiungimento di questi risultati! Ora, prima di concludere il 2017, pare opportuna qualche breve considerazione che faccia tesoro delle esperienze passate e ci proietti verso il futuro del nuovo anno. Un primo spunto parte da un commento apparso sulla rubrica On The Pulse della rivista inglese Nursing Times a firma di Jenni Middleton lo scorso 18 agosto. Mi colpí¬ perché lo sentii in sintonia con la preoccupazione che vivo da anni nei confronti del futuro della nostra professione (Sironi, 2016). Questa preoccupazione è, forse, anche alimentata dalle ormai numerose generazioni di studenti incontrati, ora colleghi, che ho contribuito a formare dal 1984 ad oggi. Nel Regno Unito, come in modo differente in tutti i Paesi, chi ha il potere di prendere decisioni in ambito sanitario ritiene che la prima strategia per risparmiare sia quella di tagliare le risorse di personale infermieristico e di sostituire personale più preparato (professional nurses, registered nurses) con personale meno qualificato (nurses' aides, licensed practical nurses, nursing associate e, per l'Italia, operatori socio sanitari e altre tipologie di personale tecnico).

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Come citare
Sironi, C. (2018). Riflettere sul passato per proiettarci nel futuro. PROFESSIONI INFERMIERISTICHE, 70(4). Recuperato da https://www.profinf.net/pro3/index.php/IN/article/view/445