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Abstract

ari Associati, Amici, Colleghi, Lettori e simpatizzanti di CNAI,

dopo qualche mese di interruzione dei consueti Editoriali dopo il rinnovo delle cariche sociali, sento l'urgenza di proporre alcune riflessioni sulla situazione professionale e sanitaria italiana dal punto di vista di CNAI. Perché spero possa essere utile? Il punto di osservazione di CNAI è, in effetti, unico. CNAI ha un orizzonte estremamente ampio, tiene conto delle tendenze della professione infermieristica in tutto il mondo e, come accade in altri campi del sapere e della societí , in Italia arrivano determinati influssi dopo un certo lasso di tempo

E ... "dopo NURSES FOR EXPO"?

Le iniziative attuate con il logo NURSES FOR EXPO si sono – almeno "ufficialmente" - concluse con il Convegno interna- zionale del 10 e 11 settembre 2015 di Milano, organizzato con tutti gli Enti e Associazioni che hanno aderito al manifesto (Sironi, 2015b; http://www.ipasvi.it/attualita/expo-2015-chiude-i-battenti-infermieri-protagonisti-id1614.htm). Al notevole impegno profuso non ha corrisposto una sufficiente adesione e quindi consapevolezza dei colleghi a questa rilevante inizia- tiva. Anche gli sforzi di pubblicizzare i contenuti proposti nelle due giornate di lavoro con il materiale messo a disposizione (vedi sito www.nurses4expo.info) e la collaborazione con la Federazione nazionale dei Collegi IPASVI non hanno ancora portato frutti corrispondenti alla portata dell'evento svolto. Eppure, la congiuntura sanitaria nazionale e internazionale in cui ci troviamo a operare chiedeva e ancora chiede una particolare attenzione ai temi proposti, non ultima l'urgenza di formare la leadership della professione futura. La partecipazione a incontri periodici a livello internazionale ci porta ad avere uno sguardo rivolto al futuro, per questo erano stati invitati Jim Cambell (WHO), Leslie Bell e Yukiko Kusano (ICN). Nell'incontro conclusivo del Gruppo di lavoro composto da appartenenti a CNAI, ANIN, AIIO (in rappresentanza delle Associazioni del GPAIN) e di numerosi Collegi IPASVI della regione Lombardia, tenuto presso il Collegio IPASVI di Milano lo scorso 26 gennaio, è emersa la difficoltí  a destinare ulteriori risorse per questa iniziativa. S'intendono innanzitutto risorse "umane", ovvero infermieri disposti a impegnarsi per iniziative culturali, sia nelle libere Associazioni sia nei Collegi. In sintesi si è deciso di: "¢Mantenere il logo per eventuali periodiche future iniziative sul tema alimentazione.

"¢Aggiornare per quanto possibile la pagina e il gruppo Facebook di NURSES FOR EXPO (a cura, rispettivamente, di ANIN e CNAI) e mantenere il sito con il materiale a disposizione di tutti (www.nurses4expo.info).

"¢Fare il possibile per tenere desto l'interesse sul tema, in particolare sul contributo che gli infermieri possono offrire per educare la popolazione e prevenire problemi di salute causati dall'alimentazione scorretta e da stili di vita non salutari. Ciò che emerge da questa esperienza è, per tutte le libere Associazioni e Collegi, la scarsa partecipazione attiva di colleghi nelle iniziative di sviluppo e promozione della professione. Quali i rimedi possibili? Che cosa sta vivendo la nostra professione

in questo periodo?

"Come sta" la professione infermieristica italiana?

Le notizie prevalenti sulla professione riguardano il fenomeno della difficoltí  per i nostri laureati a trovare un'occupa- zione. Questo pare, almeno leggendo le notizie sui media, il problema dominante. Ad una più attenta lettura il fenomeno è molto più complesso e "variegato" di quanto potrebbe sembrare. Perché gli Atenei continuano a bandire concorsi per ammettere numeri elevati di studenti al corso di laurea in infermieristica sapendo gií  che questi non troveranno lavoro nel nostro paese, non certo perché non servono infermieri, ma perché non saranno assunti? Che dire della persistente modalití  di bandire concorsi? Paradossalmente, quali sono le motivazioni che inducono i vincitori di concorso a non accettare il posto proposto e a preferire l'incertezza di occupazioni occasionali? Perché i sempre più numerosi infermieri con P IVA si sentono di serie "B"? I neo-laureati cercano un impiego all'estero solo perché non trovano un'occupazione in Patria? Quanta respon- sabilití  ha ciascuno di noi – e non solo e sempre "altri" (vuoi Istituzioni, Collegi, Associazioni, Sindacati, Dirigenti, Ministeri, Stato o...fato) – delle problematiche situazioni locali, regionali e nazionali?

Se da una parte, leggendo siti, blog e quotidiani diretti e gestiti da infermieri, è aumentata la consapevolezza che il futuro della professione dipenda proprio da noi, dall'altra non si nota la presenza d'idee nuove, di un pensiero fresco con obiettivi chiari e condivisi sui quali aggregare il gruppo professionale (Alaimo, 2015).

Dettagli dell'articolo

Come citare
Sironi, C. (2016). Editoriale: Alcune domande sulle quali riflettere. PROFESSIONI INFERMIERISTICHE, 69(1). Recuperato da https://www.profinf.net/pro3/index.php/IN/article/view/205